NoteVerticali.it_La regina del deserto_NicoleKidman_Herzog_3Al Festival di Berlino c’è molta attenzione mediatica su questo film, alla luce anche di ciò che la cronaca ci racconta in questi giorni. Stiamo parlando della pellicola “La regina del deserto (Queen of the desert)” opera cinematografica di Werner Herzog, che la Berlinale 2015 accoglie con deferenza e attenzione. Il film racconta la storia di Gertrude Bell, passata alla storia come “la regina senza corona dell’Iraq”, una donna che si è prodigata fino alla fine per il bene delle popolazioni di quei territori, oggi tristemente agli onori delle cronache perché perennemente travagliati da una guerra che sembra infinita. Gertrude Bell è stata una figura imponente e complessa, scrittrice, archeologa, politica e agente segreto di origine britannica, vissuta tra la fine dell’Ottocento e il primo quarto del Novecento. Nel film di Herzog, a vestire i panni della Bell è stata chiamata Nicole Kidman, che ha regalato una interpretazione intensa e ricca di emozione, che ipnotizza e coinvolge lo spettatore sin dal primo minuto. La storia inizia quando la giovane Bell, a Teheran per scavi archeologici, conosce e si innamora del segretario dell’ambasciata Henry Cadogan (un James Franco in stato di grazia). Inizia così una storia d’amore coinvolgente che guida lo spettatore tra le pieghe del mistero, quando la Bell incrocia un altro archeologo, T.E. Lawrence (interpretato da Robert Pattinson) che sarà noto alla storia per Lawrence d’Arabia, che la introdurrà nelle attività segrete di sostegno alla rivolta araba durante la prima guerra mondiale.

“La regina del deserto”, di cui Herzog ha curato anche la sceneggiatura, indaga sulla vita di Gertrude Bell – a cui venne dato in vita l’appellativo di Al-Khatun, appunto ‘la signora del deserto’ – esplorandone le sfaccettature drammatiche e sentimentali, mostrando grande rispetto e attenzione per un personaggio difficile da inquadrare con un solo aggettivo. Molto convincente la Kidman, letteralmente affascinata dal cinema di Herzog: “Io lo chiamo il mondo di Werner, qualcosa di glorioso, girare con lui ti fa sentire protagonista di un sogno. Abbiamo girato per due mesi e mezzo in Marocco, in un’atmosfera unica e irreale”.

La Kidman è rimasta affascinata anche dal personaggio di Gertrude Bell: “ha vissuto una vita che tutti avrebbero voluto vivere. Quello che ha fatto è affascinante, ma credo che lo abbia realizzato attraverso motivazioni legate a mancanze affettive che ha colmato con il deserto. Il deserto le ha dato la salvezza”. “C’è poi “ – prosegue la Kidman – “un aspetto molto interessante che ha attraversato la sua esistenza, legato alla lotta per l’emancipazione femminile, in un’epoca nella quale alle donne erano negati tantissimi diritti. Bene, la Bell portò avanti questa lotta senza essere una ‘suffragetta’, senza cioè essere legata ad alcun movimento. E questo la rende ancor più affascinante”.

NoteVerticali.it_La regina del deserto_NicoleKidman_Herzog_7Parole di elogio per la Kidman arrivano dallo stesso Herzog, che si limita a dichiarare “In questo film vedrete quanto è brava“. Si sbottona un po’ di più su Pattinson, che nel film interpreta T.E. Lawrence, ossia Lawrence d’Arabia: “Mi serviva un attore inglese, che avesse l’aria curiosa dello studente. Pattinson è perfetto nel ruolo, la scelta mi è sembrata piuttosto naturale”.

Lo stesso Pattinson descrive così il proprio personaggio nel film: “Ho cercato di dargli un aspetto che fosse diverso da quello romanzato della figura leggendaria che è arrivata fino a noi. Un aspetto da ragazzo intraprendente ma non tale da rubare la scena a Gertrude: è lei la protagonista del film. Lavorare con Herzog è stato unico. Werner è creatività al 100%”.