Tutto quello che vuoi mette insieme, in maniera abbastanza indistinguibile, vissuto reale ed invenzione romanzesca”. (Francesco Bruni)

Già autore di Scialla! (Stai sereno) e delle sceneggiature per le fiction tv de Il Commissario Montalbano, Francesco Bruni torna al cinema con Tutto quello che vuoi, una pellicola delicata e commovente, densa di significati, in cui affronta con garbata ironia e profonda leggerezza un argomento impegnativo quale può essere una malattia come l’Alzheimer, soffermandosi sugli aspetti più curiosi e “buffi”.  Il film trae ispirazione dal vissuto familiare e autobiografico cui il regista riesce a prendere le distanze per arricchire il suo racconto con l’immaginazione e l’artificio narrativo. Così Bruni:

Da qualche anno mio padre, si era ammalato del morbo di Alzheimer. Gli esordi della malattia, prima che degenerasse e divenisse invalidante, presentavano aspetti molto sorprendenti: la tendenza a confondere le persone, a dire cose anche molto sincere e sconvenienti che generavano momenti toccanti, imbarazzanti e, perché no, anche buffi. L’aspetto più interessante era la progressiva regressione verso il passato, nella sua mente prendevano corpo persone e vicende dimenticate, la cui “presenza” dava luogo a rivelazioni impreviste e a tratti sconcertanti. (…) L’immaginazione si è nutrita anche della fascinazione per il mio quartiere, Trastevere, dell’assorbimento dei suoi personaggi e dei suoi ritmi. “

Tema centrale della storia è un episodio legato all’adolescenza e al passato del padre del regista: la fuga al seguito dei militari americani all’epoca del “passaggio del fronte”, in Toscana, nel corso della seconda guerra mondiale e il regalo da loro ricevuto.

Tutto quello che vuoi racconta la storia di Alessandro (interpretato da Andrea Carpenzano) e Giorgio (Giuliano Montaldo), un giovane ventenne romano, irrequieto e coatto il primo, un elegante e carismatico poeta ottantacinquenne il secondo. Alessandro perde le sue giornate al bar con gli amici Riccardo, Tommi e Leo (interpretati da Arturo Bruni, Emanuele Propizio e Riccardo Vitiello) tra birre e qualche scazzottata, Giorgio si serve della poesia per fermare i suoi ricordi, la memoria del passato, prima che la malattia li distrugga del tutto. Le loro vite cambiano quando Alessandro accetta, inizialmente malvolentieri, di accompagnare il poeta durante le sue passeggiate pomeridiane. Due vite che s’intrecciano. L’incontro darà luogo ad meraviglioso legame affettivo e filiale, lo stesso che lega tra loro nonni e nipoti in maniera indissolubile. Con il passare dei giorni il giovane Alessandro rimarrà sempre più incuriosito e affasciato dall’anziano poeta, dai suoi modi signorili, dai suoi versi, dai ricordi e dalle storie che affiorano nella sua mente. Indizi che condurranno i due protagonisti alla ricerca di un prezioso tesoro nascosto…

Giuliano Montaldo, regista e sceneggiatore di capolavori come Gli intoccabili, Sacco e Vanzetti Giordano Bruno, Marco Polo, esordì sul grande schermo come attore nel 1950, nel film di Carlo Lizzani, Achtung! Banditi e torna sul set per Francesco Bruni perché particolarmente colpito dalla storia del suo personaggio, Giorgio, che incarna il reale disagio vissuto dal padre del regista. Montaldo spiega: “Quando Francesco, che conosco da tempo, è venuto a casa mia a raccontarmi il film e poi ho scoperto che raccontava anche una parte della vita di suo padre che non c’è più, ho visto che si commuoveva e mi colpì molto anche perché si disse convinto che sarei stato capace di rendere al meglio il personaggio e che avrebbe girato il film solo se fossi stato io a interpretarlo.”

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Il nuovo lavoro di Francesco Bruni diverte e commuove, il regista riesce a creare un equilibrio perfetto tra la leggerezza e la superficialità dei ragazzi e la pregnanza delle situazioni raccontate così come del personaggio di Giorgio. A riguardo Montaldo afferma “Mi è piaciuto giocare con questi ragazzi che chattano sempre, come un poeta segnato dalla vita che con il suo lessico ricercato tenta di alfabetizzare un gruppo di giovani ignoranti e felici di esserlo.”

Bruni riesce a raccontare con attenzione e semplicità, la realtà e la difficoltà delle relazioni familiari evidenziando, da un lato, il complicato rapporto tra figli e genitori, l’incapacità di comunicare, di ascoltarsi e comprendersi; dall’altro il forte legame che invece si crea tra giovani e anziani, due generazioni così distanti tra loro per età, linguaggio, atteggiamento, esperienze e vissuto che in realtà si riconoscono le une nelle altre e si scoprono più unite di quanto sembri. Un legame che determina un profondo cambiamento interiore nel protagonista che piano, piano, vediamo crescere e maturare insieme a i suoi amici e che si è inevitabilmente creato anche nella realtà, durante le riprese del film, tra i giovani attori e il maestro Montaldo. Emerge l’importanza della memoria storica e del passato, custoditi dalle esperienze di chi l’ha vissuto in prima persona, elementi necessari per proiettarsi verso il futuro. Gli anziani rappresentano una grande, inestimabile ricchezza e punto di riferimento fondamentale per le nuove generazioni, per la trasmissione della cultura e della conoscenza. Così Montaldo:

“La cultura è la sola cosa che può salvare dall’isolamento i giovani che oggi, sempre attaccati ai loro smartphone, sono più soli di una volta. E non basta. Si dovrebbero tornare ad occupare spazi collettivi, che si tratti di circoli o cinema, è lo stesso. Ciò che conta è tornare a confrontarsi e discutere. Raccontare ciò che eravamo per capire chi siamo.”

Tutto quello che vuoi: e fu quello il saluto. Tutto quello che voglio alla fine l’ho avuto.”

 

TUTTO QUELLO CHE VUOI (Italia 2017, Commedia) Regia di Francesco Bruni. Con Giuliano Montaldo, Andrea Carpenzano, Arturo Bruni, Emanuele Propizio, Antonio Gerardi, Donatella Finocchiaro, Raffaella Lebboroni, Andrea Lehotska, Riccardo Vitiello, Carolina Pavone. IBC MOVIE/ RAI CINEMA, O1 DISTRIBUTON. Nelle sale dall’ 11 Maggio 2017.

 

TUTTO QUELLO CHE VUOI – Trailer   

 

Tags: Film, Italia, Commedia, Cinema, Tutto quello che vuoi, Francesco Bruni, Giuliano Montaldo, Andrea Carpenzano, Andrea Carpenzano, Arturo Bruni, Emanuele Propizio, Antonio Gerardi, Donatella Finocchiaro, Raffaella Lebboroni, Andrea Lehotska, Riccardo Vitiello, Carolina Pavone, RAI CINEMA, Alzheimer, Commissario Montalbano, Trastevere

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