Nel romanzo di David Nicholls edito da Neri Pozza, due ragazzi non più giovani offrono un nuovo senso alla propria esistenza
C’è una fase della vita in cui spesso sembra perdersi la leggerezza, quella qualità eterea eppur presente, elemento immancabile in chi si considera giovane. E’ una fase che vive chi ha superato i trent’anni e sente di non aver ancora dato stabilità alla propria esistenza. E’ la fase in cui, se ci si trova ad essere soli, sembra che la vita stia letteralmente scivolando tra le dita. Le amicizie sono ormai definite e caratterizzate perlopiù da contatti telefonici, e le compagnie assumono l’aspetto dei gruppi di ritrovo i cui partecipanti condividono l’essere single come una condizione triste della propria esistenza. E’ quello che accade a Marnie, londinese di trentotto anni che ha alle spalle un matrimonio fallito e troppi sogni ammuffiti in un cassetto che non apre da tempo. La sua solitudine è caratterizzata dagli improbabili dialoghi che si trova a imbastire con gli oggetti in frigo o con la macchia dì umidità nel bagno, segnali di un’esistenza distorta a cui fa da controcanto un lavoro assai particolare. Marnie è una correttrice di bozze, e questo la relega al ruolo di consigliera discreta per autori le cui storie non la appassionano quasi mai. Questo è un punto in comune che, senza saperlo, ha con Michael, quarantadue anni, professore di geografia al liceo, e una moglie che solo lui non continua a considerare ex. A differenza di Marnie, il lavoro di Michael è contrassegnato dal rumore e dalla confusione in cui ogni giorno si imbatte a scuola. Ma, nel profondo, anche lui si sente solo, e trova nelle camminate solitarie nella brughiera britannica un salutare sedativo alla propria tristezza. Complice un’amica comune e il trekking, Michael e Marnie si trovano nella stessa comitiva di camminatori in una settimana che sarà destinata a rivoluzionare le vite di ognuno.
Tu sei qui (edito da Neri Pozza) è l’ultima fatica letteraria di David Nicholls. Un romanzo catartico per due persone alle quali la vita ha riservato sorprese poco piacevoli. Due attori non protagonisti che vagano sul piatto palcoscenico della solitudine che affligge la società postmoderna. Due cuori non più giovani che hanno accantonato la speranza di una redenzione sentimentale e trascorrono le proprie giornate cercando di non farsi abbastanza male. La storia del loro incontro è quella delle seconde possibilità che diventano concretezza, attraverso le centinaia di chilometri percorse su un terreno impervio e dissestato come può essere quello di un sentiero di montagna. La precarietà del cammino è metafora di ciò che entrambi devono attraversare per far spazio all’altro nel proprio cuore, superando timidezze, pudori, paura di restare delusi e ogni naturale ritrosia che il tempo ha contribuito a cementare nella corazza dell’anima. Nicholls, autore tra gli altri di Un giorno” e qui al suo sesto romanzo, offre al lettore una storia in cui immedesimarsi appieno, dove malinconia e speranza vanno a braccetto con l’ironia, elemento principe per chi non vuole dar peso ai pregiudizi. In fondo, costruire una storia d’amore è possibile anche mentre hai i piedi gonfi o le spalle zuppe di pioggia e desideri una doccia calda e un letto in cui far riposare il tuo corpo. Ma soprattutto è possibile se hai il cuore aperto e la testa sgombra da ogni barriera psicologica. E se non hai ancora regalato all’oblio la tua voglia di vivere.
David Nicholls, TU SEI QUI, 384 pagine, Neri Pozza, 2024
Idealista e visionario, ama l’arte come la vita, con disincanto, sogno e poesia…