Sonorità a cavallo tra pop ed elettronica, testi malinconici e taglienti: è la cifra stilistica di Chiara Ragnini, cantautrice ligure attiva da anni nella scena musicale indipendente, che, a distanza di sei anni da Il giardino di rose, disco dal sapore folk-pop che le è valso la stima di pubblico e addetti ai lavori, torna con un nuovo lavoro – La Differenza (CREA Media su distribuzione Sounday) – finanziato attraverso una campagna di crowdfunding su Musicraiser, in uscita il 28 aprile 2017. Il disco è anticipato dal singolo Un colpo di pistola, un brano che racconta di un rapporto corrotto fra due amanti: la violenza non si esprime solo con e verso il corpo ma anche con le parole, con il silenzio, con l’umiliazione, con la mancanza di complicità, di rispetto, di fiducia. Abbiamo incontrato Chiara Ragnini a margine del lancio del singolo, da cui è stato tratto un video.
Chiara, ci parli un po’ di te? Come nasce la tua carriera artistica?
Ho iniziato prestissimo, da adolescente: le ossa me le sono fatte con tanta gavetta iniziata sui piccoli palchi di Genova, affiancata dallo studio della chitarra, classica prima e acustica/elettrica poi, e del canto. Le prime canzoni sono nate intorno ai 17 anni e raccontavano dei miei travagliati rapporti d’amore non ricambiati ai tempi del liceo. Un grande classico. Nel 2002, finiti gli studi classici, mi sono iscritta ad Informatica per poi laurearmi con la Specialistica qualche anno dopo. Cambiare rotta a livello di studi mi ha aiutata molto a sviluppare entrambi gli aspetti della mia creatività, quello più intuitivo e quello più razionale. Mi sono rimboccata le maniche nei primi anni del mio progetto musicale, autoproducendo un primo EP in lingua prevalentemente inglese, seguito nel 2011 da un vero e proprio album in studio, Il Giardino di Rose, che abbracciava sonorità folk e acustiche, in perfetta sintonia con il mio trasferimento da Genova alla provincia di Imperia, dove tuttora sono di casa. Non mi sono mai fermata: ho sempre cercato nuovi stimoli e avuto la fortuna di calcare tanti palchi in lungo e in largo per lo Stivale, confrontandomi con tantissimi altri artisti e professionisti. Gli ultimi anni sono stati particolarmente densi e intensi: ho affinato la mia scrittura, scrollandomi di dosso ancora di più quella sorta di pudore che mi aveva accompagnata fino a poco tempo fa. Il nuovo album, La Differenza, rappresenta proprio questo: un cambiamento, interiore ed esteriore, una ricerca a sonorità più affini con la mia personalità a fare da vestito a versi più cupi del lavoro precedente. Ho un’anima rock e ho voluto raccontarla con questo disco attraverso sonorità electro-pop, avvalendomi della collaborazione di tanti professionisti al mio fianco. Ora posso dire di aver trovato la dimensione che meglio rappresenta il mio percorso artistico.
All’interno del panorama musicale italiano, c’è o ci sono artisti che ti hanno particolarmente colpito e a cui ti sei ispirata?
Certamente, ve ne sono molti: sono cresciuta con Lucio Dalla, Lucio Battisti, Ivano Fossati e Francesco De Gregori, per poi virare, crescendo, verso sound più decisi. Fra gli artisti che seguo e che stimo da morire ci sono i Subsonica, Vinicio Capossela, Daniele Silvestri, Max Gazzè e Niccolò Fabi, Frankie Hi-NRG, Carmen Consoli, Baustelle, Ermal Meta, fino a giovani come Erica Mou, Zibba e Levante. In generale, tutto ciò che può darmi la carica o addolcire le mie giornate è ben accetto nel mio lettore mp3.
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Tu sei un’artista indipendente. Hai potuto finanziare il tuo album grazie ad un campagna di crowdfunding, attraverso la piattaforma Musicraiser; cosa significa essere, appunto, una cantautrice indipendente e quali sono, secondo te, i pro e i contro?
L’avventura con Musicraiser è stata tanto impegnativa quanto gratificante: sono riuscita in due mesi a coinvolgere più di 220 persone da tutta Italia e a superare di moltissimo la cifra che avevo inizialmente prefissato di raggiungere. In questo caso, a farla da padrone è stata l’interazione umana, il rapporto di fiducia che si è creato e fortificato con chi già mi seguiva da tempo e con chi, invece, ho avuto il piacere di incontrare lungo questo cammino che si è svolto da dicembre a gennaio. Sono indipendente ma ho una squadra con la quale lavoro da anni, ormai, che mi affianca in tutto il progetto e senza la quale sarebbe impossibile riuscire a gestire il tutto nella maniera migliore. Essere indipendenti non significa necessariamente restare da soli, anzi: si può mantenere la propria integrità e coerenza artistica circondandosi delle persone giuste, senza cedere a compromessi discografici che toglierebbero linfa vitale alla propria creatività e serenità. Sicuramente lavorare con una major porterebbe a raggiungere risultati differenti e di maggiore visibilità, ma non è scontato che sia così. Citando un mio caro amico cantautore, Geddo (che vi consiglio di andare a scoprire), sono d’accordo con lui quando dice che noi siamo piccoli artigiani della canzone, come il prodotto un po’ più di nicchia che puoi trovare nella piccola bottega e non nei supermercati della grande distribuzione: cerchiamo di non correre il rischio di omologarci a tanti altri prodotti che saturerebbero solo il mercato senza lasciare, spesso, traccia di sè.
Nel nuovo singolo “Un colpo di pistola” affronti un tema molto delicato e, purtroppo, sempre molto attuale. Cosa ha determinato questa scelta?
I media raccontano quasi quotidianamente di episodi di violenza domestica e di rapporti deteriorati, malati, soffocanti. E’ impossibile restarne avulsi e l’ispirazione per una canzone a volte nasce anche da storie che colpiscono, anche se non fanno parte della nostra vita. Ho tante amiche che vivono rapporti di coppia travagliati ed insoddisfacenti, soprattutto dal punto di vista psicologico, perciò è venuto spontaneo raccontarne nella maniera più delicata possibile, scegliendo però, volutamente, sonorità decise ed aggressive, come lo sono le immagini, forti, che accompagnano il videoclip di questo singolo. Il messaggio vuole essere molto semplice: non avere paura a chiedere aiuto nel caso ci si trovi in difficoltà e in contesti a rischio. Da soli è difficilissimo uscire da storie violente, non necessariamente dal punto di vista fisico, ed affidarsi nelle mani di professionisti è indispensabile. Bisogna trovare il coraggio di denunciare e di farsi supportare in ogni modo, di difendersi, e di farlo il prima possibile.
Puoi anticipare qualcosa riguardo al nuovo album “La Differenza”? Cosa ci aspetta?
La Differenza sarà un album tutto vestito di electro-pop, un distacco netto rispetto a come mi sono posta sino ad ora. Ho rispolverato la mia chitarra elettrica e sperimentato tanto a livello di arrangiamenti, con drum machine, sound più pop, più fruibili, per dare una luce più moderna a testi sui quali ho comunque investito tanto in termini di ricercatezza e immediatezza.
Negli arrangiamenti sono stata affiancata da tutti coloro che hanno lavorato al progetto: Roggy Luciano, giovane beatmaker della provincia di Imperia e uno dei frontman del collettivo hip-hop Casa degli Specchi (di cui è uscito il 29 marzo il nuovo album che vede ben tre featuring con la sottoscritta e dei quali vado particolarmente orgogliosa); Max Matis al basso; Giovanni Nebbia, sound engineer dell’Ithil World Recording Studio di Imperia, che ha curato anche missaggio e mastering.Il disco contiene 10 canzoni che raccontano dei rapporti fra le persone e delle loro mille sfaccettature: di amore, di amicizia, di viaggi, di spensieratezza, di nostalgia e malinconia. E’ un disco più cupo ma anche più deciso ed immediato. Non vedo l’ora che possiate ascoltarlo.
Hai in previsione dei live? Dove e quando sarà possibile assistervi?
Purtroppo il ritorno sul palco dovrà attendere l’inverno: sto per diventare mamma e la priorità l’avrà mio figlio, ma sono pronta a portarlo in giro in lungo e in largo appena sarà pronto per affrontare il mondo! Nel frattempo, sono impegnata in un intenso radio tour per promuovere sia il singolo che l’album: le tappe live sono già concluse ma potrete ascoltarmi ospite in diverse emittenti. Tutti i prossimi appuntamenti sono indicati qui: http://www.chiararagnini.it/eventi-e-concerti/ . Vi aspetto!
CHIARA RAGNINI – UN COLPO DI PISTOLA
Siciliana DOC, laureata in Comunicazione, non riesce a staccarsi da Roma nonostante tutte le contraddizioni e i problemi. Ama l’arte in tutte le forme espressive e adora leggere. E’ alla ricerca di un po’ di equilibrio