Marco Franzoso affronta in questa piccola opera letteraria la realtà di una famiglia soggiogata dalla figura matriarcale di Isabel, donna devota ad una vita “pulita” dalle scorie del sistema urbano che avvolge nella sua cappa vita della città. La relazione tra Marco ed Isabel inizia, come da canovaccio tradizionale, con una cena fuori ed una passeggiata per le strade della città. Il rapporto si consolida velocemente fino a generare una nuova vita.
Da questo momento inizia la rocambolesca lotta tra una madre, fissata con una nutrizione arida e “genuina” per il figlio, ed un padre, che lotta per un regolare processo pedagogico da adottare nella vita del bambino. Un bambino indaco: così lo chiama Isabel, convinta che determinati bambini nascano per migliorare il mondo di cui fanno parte, una sorta di Messia. Il trip mentale dal colore indaco farà andare fuori carreggiata questa madre, sempre più ostinata a far patire la fame ad un bimbo che ad un anno dalla nascita dimostra di avere pochi mesi di vita. Marco si affiderà ad un avvocato, un assistente sociale, sua madre e suo fratello; una equipe esclusivamente per il benessere e la sopravvivenza di Pietro. Come ne uscirà questo padre disperatamente angosciato?
Il libro di Franzoso offre la sceneggiatura perfetta per un lungometraggio. Non è un caso che sia arrivato nelle sale italiane Hungry Hearts di Saverio Costanzo, pellicola che ha fatto vincere ad Alba Rohrwacher la Coppa Volpi come migliore attrice all’ultimo Festival di Venezia. Il romanzo è una storia di famiglia dalle oscure pareti entro cui è circoscritta la vicenda romanzata. La presunzione di una madre convinta di fare il meglio per la sua creatura, in realtà debilita progressivamente la salute di Pietro. Dove finisce l’equilibrio mentale della madre inizia la lungimiranza di un padre pronto a salvaguardare il proprio figlio. Franzoso è uno scrittore capace di catturare l’attenzione del lettore attraverso dialoghi semplici e compatti, che celano in frasi di senso compiuto profondi significati dal sapore amaro ma estremamente attuale. Uno scrittore di grande attualità sociale che romanza conflitti familiari in un libro che non supera le 130 pagine, e per questo ancora più incisivo e funzionale nel leggerlo tutto d’un fiato, senza sosta. In ultimo, arriva finalmente un momento di respiro regolare per poterne trarre le proprie conclusioni.
Marco Franzoso, Il bambino indaco, 2012, 132 pagine, Einaudi (collana I coralli). |