Il concerto è un viaggio. Il viaggio è una magia. Dal tuo cilindro tiri fuori emozioni, ricordi, desideri e sogni. Sul palco diventi un mago. Perché riesci a trasformare in realtà tutto ciò che si crea nella nostra mente ogni volta ascoltiamo le tue canzoni. In macchina, a casa, in ufficio. Con le cuffie o ad alto volume. E così, immenso Biagio, alla fine del tuo spettacolo ogni cosa sembra tornare al suo posto. Una sensazione di pace accompagna la notte che segue il tuo concerto.
Certo, il sonno di qualche donna, è disturbato dal suadente movimento del tuo bacino o da quella maglietta che levi via a fine show quasi come regalo alle tue fan, già, estasiate dai buchi nei pantaloni che, generosamente, mostri a tutto il pubblico. Ma tu, immenso Biagio, sei amato per tutto ciò che sei. “Tu sei bello”, sei la “Coccinella” della nostra musica”. “Mi fai stare bene” anche quando “Non so a chi credere”. A volte “Cado”, ma poi mi ricordo le tue parole “Sognami”. Poi penso “Se fosse per sempre”, e a volte (quasi mai) “Ti penso raramente”. Rifletto su “L’amore comporta” e su “Quanto tempo è ancora”. Poi è mattina e mi dico tra me e me “Buongiorno Bell’Anima”. Guardo all’insù e noto che “Il cielo ha una porta sola”. C’è “Angela”, “Iris” e c’è Pino, il tuo amico, con “Quando”. “Tra te e il mare” si fa spazio anche “Dolore e Forza”. E tanti se: “Se io se lei”, “Se fosse per sempre” e “Se è vero che ci sei”. A volte “Cado”, ma poi ti guardo e dico “Sappi amore mio-Insieme finire”. “Ti dedico tutto”: Liberatemi, Noi non ci facciamo compagnia, Convivendo, Non è mai stato subito. Grazie a te “Ho la musica nel cuore”. Ma anche tu “Hai bisogno di me”. Forse per questo il tuo concerto, immenso Biagio, diventa una magia. Tra te e me. Tra te e ogni singolo spettatore di uno show che fa tremare il Palagallo.
Catanzaro, domenica 19 aprile, ti accoglie come meriti. Con il calore tipico del Sud. Con l’amore tipico del fan. Tu, rispondi come bene sai fare. Canti per quasi tre ore ininterrottamente. Cambi mood tre volte assecondando chi, con uno striscione, manifesta la passione per Biagio uomo: “Sia lodata la tua camicia bianca”. Balli, salti, stringi mani, fai foto, dispensi baci. Regali pensieri al pubblico e al tuo amico Lorenzo che piange la morte del papà, Mario Cherubini. Poi, però, torni a fare festa. Incitando i tuoi fan a non mollare mai. A crederci sempre. La vita è dura. Ma vale la pena giocarsela fino in fondo. Farlo con te, immenso Biagio, è più semplice. Perché, a volte la tua voce, riesce e a lenire le più profonde ferite dell’anima. Per questo siamo in tanti ad amarti. Molti, domenica sera, te lo dimostrano cantando con te ogni singola parola di ogni tua singola canzone. Dimenticando qualche piccolo disguido prima del concerto (organizzato dalla Esse Emme Musica di Maurizio Senese a cui va il merito di aver riportato Antonacci in Calabria dopo molto tempo di assenza) e lasciando a casa le amarezze della vita quotidiana. Noi, immenso Biagio, ti amiamo perché sei compagno delle nostre vite. Con la musica, le parole, le emozioni. Ti amiamo per la tua voce. Il tuo fascino. La tua magia. Continua a tirare fuori dal cilindro le nostre vite raccontandole in note dai palchi di tutt’Italia e noi, immenso Biagio, continueremo a viverti urlando a quel cielo con una porta sola ….”se fosse per sempre”.