L’artista inglese di origini greche scompare improvvisamente a 53 anni il giorno di Natale. Una figura eclettica e tormentata

George Michael se ne va il giorno di Natale, in un addio simbolico che ripercorre uno dei suoi brani più celebri portati alla ribalta col gruppo pop degli Wham!, l’indimenticabile ballata Last Christmas. È proprio nel genere delle ballate romantiche che George Michael e gli Wham! raggiungono l’apice negli anni Ottanta, con canzoni fra cui spicca anche Careless Whisper, opera di George Michael e dell’altro membro della band, il chitarrista e amico dai tempi della scuola Andrew Ridgeley.

 

LAST CHRISTMAS – Wham!

Nel 1986 la band si scioglie per quelle che sono probabilmente delle esigenze artistiche individuali dell’artista. L’anno successivo esce infatti il suo primo album da solista, Faith, un lavoro che si aggiudica un Grammy Awards come miglior disco dell’anno.

La carriera di George Michael prosegue negli anni fra alti e bassi, fra picchi artistici e scandali legati principalmente alla sua sessualità che ne fanno un bersaglio fin troppo facile per i giornali scandalistici. Lo stesso coming out dell’artista circa la propria omosessualità è un evento inevitabile scaturito dagli eccessi di una vita tormentata più che un’azione calcolata, segno anche di un preciso stile nella vita dell’artista, in cui il personaggio che è venuto a crearsi nel corso degli anni non è mai stato volutamente sensazionalistico, in un confronto tra una vita personale in parte legata agli eccessi e un artista fortemente passionale da palcoscenico, elegante, viscerale nella sua arte e mai superficiale. Una sensibilità che è forse la stessa che l’ha portato negli anni Novanta ad allontanarsi dalla band con cui aveva raggiunto i primi successi per dedicarsi a una musicalità più sofisticata e profonda, intima, meno legata al genere pop e più improntata al soul.

Una vocalità e una forza scenica che hanno permesso all’artista di duettare con alcune fra le più grandi voci della storia della musica, da Aretha Franklin a Whitney Houston, fino al celebre omaggio a Freddie Mercury durante il tributo del 1992, dove oltre a cantare insieme a Lisa Stansfield si è reso protagonista di un’indimenticabile interpretazione di Somebody To Love.

GEORGE MICHAEL & LISA STANSFIELD – Somebody to love (live 1992)

 

Il testamento musicale di George Michael resta Symphonica, primo e unico album live del cantante, uscito nel 2014 con l’etichetta Virgin.

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