Terza e ultima tappa del progetto della rock band cuneese in preparazione del nuovo disco

Fino al 16 dicembre 2021 è la Borgata Paraloup (Rittana, CN), baluardo della resistenza partigiana, a ospitare i Marlene Kuntz per la terza e ultima residenza artistica di Karma Clima, una music factory open mind da cui trarre ispirazione per la realizzazione del nuovo disco. Il progetto, che ha preso il via il 15 ottobre scorso, con il coordinamento di Viso A Viso, nel Comune di Ostana, passando anche per Piozzo, ha l’obiettivo di contaminare la produzione di questo disco-manifesto con temi quanto mai attuali e urgenti: un nuovo modello di sviluppo economico anche dei piccoli sistemi, il turismo sostenibile e il monito sul cambiamento climatico.
Paraloup, luogo di emozionante valore simbolico, dove è nata la resistenza cuneese, e quiete, silenzio assordante, pace – è il commento dei Marlene Kuntz – In tre giorni abbiamo già avuto modo di sentirci per la terza volta a casa, di nuovo fra gente amica, affabile, amabile, vogliosa di farci stare a nostro agio. Una comunità ben poco freak e semplicemente concreta, ricca di qualità e virtù”.
Karma Clima ha un principio fondamentale di base: coinvolgere luoghi e persone di tre piccoli comuni italiani, uno spaccato dell’Italia che crede nell’importanza di rendere vivi i territori garantendo loro uno sviluppo economico, sociale e culturale che gli consenta la sopravvivenza e dando l’opportunità alla comunità che li abita di far sentire la propria voce.

Borgata Paraloup è un centro culturale e uno spazio ibrido, che offre servizi di carattere culturale, sociale e turistico, dove vivere tutto l’anno un’esperienza di comunità accogliente, solidale e sostenibile. Paraloup, “al riparo dai lupi” in occitano, è una borgata alpina situata a 1360 m nel comune di Rittana, in provincia di Cuneo, in Valle Stura. La Borgata ha accolto per secoli pastori e greggi e, durante la Resistenza, è stata sede della banda partigiana Italia Libera e un luogo di trasformazione per circa 200 ventenni che, partiti contadini, studenti, artigiani da ogni parte d’Italia, qui si sono trasformati in partigiani e sono scesi a valle a lottare per la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, tra cui Nuto Revelli, Duccio Galimberti, Livio Bianco.
Dopo un lungo periodo di spopolamento, nel 2008 la Fondazione Nuto Revelli ha deciso di recuperare e rigenerare la borgata per realizzare e mettere a disposizione della comunità, delle scuole e del pubblico in generale un luogo-testimone fisico e dinamico di una doppia memoria: quella della guerra partigiana e quella della vita rurale di montagna.
Oggi Paraloup è un laboratorio di innovazione culturale e sociale, per un ritorno sostenibile alla vita, allo sviluppo e alla creatività in montagna, un ritorno guidato dalla consapevolezza e dalla sensibilità per la memoria storica delle genti che hanno abitato questo luogo, che ha ospitato una forma molto particolare di Resistenza, una “Resistenza di comunità” e che oggi declina tra le sue baite questa vocazione nella sua natura fortemente ibrida, sperimentale e multidisciplinare.

La Borgata si compone attualmente di 7 baite: la baita Perona (accoglienza e installazioni artistiche site specific), la baita ristoro (bar e ristorante), due baite foresteria dove poter pernottare, la baita archivio-cineteca nonché sala co-working e multifunzionale, un teatro all’aperto, il Museo dei Racconti, il laboratorio “Anello forte” e infine il Palco, il nuovo open space della Borgata con affaccio panoramico sulla valle, che in questi giorni è adibito a studio di registrazione dei Marlene Kuntz.