Invenzione e tradizione: sono queste le leve che animano il nuovo lavoro discografico di Vittorio De Angelis. Il sassofonista e compositore napoletano si muove a proprio agio in un mondo musicale che gli appartiene, che poi è quello dei maestri e dei classici del genere, ma arrendandolo a suo piacimento, secondo un gusto e uno stile che da omaggi e riconoscenze diventano espressioni profonde di una originalità che è propria dei grandi.
Il disco si apre con Gap, dove l’incontro tra sonorità eletttroacustiche e una sorta di anima hip hop come specchio della contemporaneità ci ricordano Glasper. Proseguendo poi con Sankara, dedicato al leader rivoluzionario del Burkina Faso la cui voce si può riconoscere nella parte finale del brano, a farle da padrone sono sonorità afrobeat senza tempo né spazio. C’è spazio per un omaggio sentito Larry Nocella, attraverso la riproposizione della sua Rose, estratto dalla rarità discografica Everything happens to me del 1980, qui con un adattamento testuale curato dallo stesso De Angelis e cantato da Leo Pesci.
Ci trasferiamo in Medio Oriente con Saharian Dance Hall, un brano in cui si esaltano le qualità percussionistiche di Federico Scettri. C’è poi spazio per l’intimismo rappresentato da Deep, dove la voce calda e sensuale di Gabriella Di Capua riesce magistralmente ad alternare la delicatezza di una ballad con le digressioni vocali che rimandano al sound del cinema poliziesco anni ’70.
In sintesi, Perspective è un lavoro completo, che offre suggestioni musicali degne di nota, grazie a un’alternanza di generi che ammalia, incuriosisce e soddisfa l’ascoltatore.
Vittorio De Angelis, PERSPECTIVE, New Label Record / Creusarte records, 2022.
Vittorio de Angelis; sax, flauto, synth
Francesco Fratini: trumpet
Seby Burgio: piano, keyboard
Daniele Sorrentino: bass
Federico Scettri: drums, percussion
Leo Pesci, Gabriella di Capua: voci