Un viaggio di purificazione e consapevolezza intrapreso in una dimensione spazio-temporale sconosciuta dall’anima di un corpo morto giunto al capolinea della propria esistenza. E’ la traccia di “Vite di Ginius“, lo spettacolo scritto, diretto e interpretato da Max Mazzotta e prodotto da Libero Teatro che va in scena da martedì 30 novembre a domenica 5 dicembre al PTU Piccolo Teatro dell’Unical di Rende (CS). Una metafora visionaria in versi e prosa, dove la melodia del verso si fa voce del soprannaturale, accompagnando l’anima nei molteplici stadi dell’essere. Il viaggio ha inizio proprio nella barca di Caronte, dove l’anima del protagonista, alter ego dantesco, percepisce una misteriosa voce che la invita ad andare oltre il tempo concepito dai mortali. Costretta a scavare dentro se stessa, l’anima di Ginius deve ricordare l’esperienza di alcune sue vite incarnate: un monito per lo spettatore, invitato a ricordarsi del proprio passato per riconoscere il proprio presente e la propria essenza.

«Il ricordo – spiega Max Mazzotta, recentemente anche al cinema tra i protagonisti di “Freaks Out” di Gabriele Mainettiè la fase più dolorosa perché ogni vita ricordata è come se venisse vissuta in prima persona e allo stesso tempo osservata come fosse una terza persona. Lo spettacolo interseca due dimensioni del racconto e diversi stili linguistici. La dimensione soprannaturale è descritta attraverso i versi: un linguaggio poetico strutturato in canti di versi in rima alternata e canti in terzine dantesche a catena. La seconda parte utilizza un linguaggio in prosa più adatto al racconto di frammenti di vite vissute».

Diversi sono i linguaggi intersecati. Corpo, suoni viscerali, musica, ma è soprattuto il video che permette al pubblico di vivere insieme al protagonista tutti i moti e gli stadi dell’ultraterreno. Il lavoro di scrittura drammaturgica viene esaltato dalla sua fusione con una lingua di per sé musicale, ritmica, onirica. Straordinaria proprio come il viaggio di Ginius nelle sue vite passate. Lo spettacolo, che ha debuttato nel mese di luglio al Campania Teatro Festival con un ottimo successo di pubblico e critica, partecipa a pieno titolo alle “Celebrazioni per il settecentenario della morte di Dante Alighieri” ideate, curate e patrocinate da DiSU, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Unical diretto dal Prof. Raffaele Perrelli. Da ricordare anche la collaborazione del CAMS Centro Arti Musica e Spettacolo presieduto dal Prof. Francesco Raniolo per la realizzazione delle repliche nel Piccolo Teatro dell’Unical.

I biglietti avranno un costo di 10€ intero e 5€ ridotto (studenti di ogni ordine e grado, universitari con libretto) e possono essere acquistati direttamente a Teatro la sera stessa dello spettacolo o in prevendita da Agenzia InPrimaFila a Cosenza e al Bar Ventimiglia dell’Università a Rende.

? Per motivi di maggiore sicurezza e prevenzione oltre al controllo del green pass e all’obbligo di mascherine, come per tutti gli spazi dell’UNICAL aperti al pubblico, anche il PTU non sarà a capienza piena, ma si applicheranno norme di distanziamento e riduzione degli ingressi; si consiglia pertanto di acquistare preferibilmente i biglietti nei punti in prevendita o online e di recarsi a Teatro in anticipo per evitare file e ritardi.

La biglietteria del Piccolo Teatro Unical sarà aperta ogni giorno di repliche dalle 18.30 in poi.

Per comunicazioni: 333.9555376 > Iris Balzano | Organizzazione Libero Teatro

VITE DI GINIUS
scritto, diretto e interpretato da Max Mazzotta
installazioni video Max Mazzotta
assistente alla regia Angela Candreva
responsabile tecnico e struttura scenica Gennaro Dolce
costumi Giada Falcone/Moema Academy
consolle luci e video Serafino Sprovieri
consolle audio Vladimir Costabile
produttore esecutivo/amministrazione Gianluigi Fabiano
organizzazione Iris Balzano
produzione Libero Teatro

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