
La Sicilia è un universo a sé, che vive, si muove e respira con una velocità diversa, per certi aspetti addirittura maggiore, rispetto all’Italia. Un mondo a parte, insito nella natura isolana che profuma di unicità e di indipendenza, ma non solo questo. Quello siciliano è uno spirito ribelle che si traduce in un modo di essere e di pensare che fanno del siciliano non un italiano diverso, ma un abitante del Mediterraneo a tutti gli effetti, senza patria ma non senza identità, e come tale intriso del profumo, anzi dello sciauro, di un’isola che continua a far innamorare per le proprie bellezze, e a far discutere, per la volontà di difenderle e di valorizzarle sempre di più. Un atto d’amore per la Sicilia e per i siciliani è senz’altro la mostra “Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice”, allestita in prima battuta a Favignana, la più grande delle Isole Egadi, negli spazi espositivi dell’ex Stabilimento Florio delle Tonnare di Favignana e Formica. L’esposizione, curata da Vittorio Sgarbi, è nata da un’idea di Gianni Filippini, e intende far luce su una produzione artistica che non ha eguali, a partire dagli anni ’30 ad oggi, e che coinvolge non solo il campo della pittura, ma anche quello della fotografia e del documentarismo. Rilevante la scelta di un luogo, quello dell’ex Stabilimento Florio, che dopo un glorioso passato oggi può rivivere e prestarsi a luogo deputato ad accogliere le meraviglie artistiche dell’isola.
“Un secolo di arte siciliana vuol dire, in larga misura, un secolo di arte italiana”, scrive Sgarbi nella sua presentazione. “Non è lo stesso per quasi nessun’altra regione, non per l’Emilia Romagna, nonostante Morandi e De Pisis; non per la Toscana, nonostante Soffici e Rosai; non per Roma, nonostante le due scuole romane. La Sicilia del Novecento, sia in letteratura sia nelle arti figurative, ha dato una quantità di artisti e scrittori che hanno contribuito in modo determinante a delineare l’identità prevalente della cultura italiana […] Tante vite, “ – prosegue Sgarbi – “ tante esperienze al centro del mondo in una isola fuori dal mondo”.

Non possiamo che dar ragione a Vittorio Sgarbi, che abbiamo raggiunto telefonicamente per un’intervista che potete leggere qui. Abbiamo visitato la mostra, declinata in oltre 200 opere che esprimono appieno lo spirito dell’arte siciliana, un’arte che non nasconde le proprie differenze espressive, anzi ne fa elemento distintivo e contrassegno rilevante di unicità. Nell’ex stabilimento Florio di Favignana, quattro enormi sale ospitano le opere, ordinate in modo cronologico, e ci portano espressioni e colori di epoche diverse, unite tra loro da un immaginario filo conduttore che porta il visitatore a percorrere mondi e odori diversi, dagli anni Trenta ad oggi. Si va da Aleardo Terzi e Totà Gregorietti, fino a Piero Guccione, al Gruppo di Scicli e a Giovanni Iudice, passando per Fausto Pirandello e Renato Guttuso, con stili che esprimono le contraddizioni di ciascuna epoca, con sogni e urgenza dell’attualità che li rende contemporanei. Pensiamo infatti ai ritratti quasi statici e alle spiagge di Fausto Pirandello, al melting pot de ”La Vucciria” di Renato Guttuso che ci porta il rumore e le voci del famoso mercato palermitano attraverso colori che gridano l’espressività comunicativa dei ‘vanniaturi’, e alla “Umanità” di Giovanni Iudice che, più di ogni altro discorso, esprime la tragedia delle migrazioni nel Mediterraneo.

Una mostra, insomma, che merita di essere visitata, perché rende omaggio doveroso e incontestabile a un patrimonio, quale quello dell’arte siciliana, ricco di capolavori assoluti, che testimonia gusti e profumi del Mediterraneo e che rappresenta uno splendido modo per celebrare la Sicilia come meraviglia di universale bellezza.
La mostra, che ha il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, degli assessorati al Turismo e ai Beni culturali e dell’Identità Siciliana della Regione, dell’Assemblea Regionale Siciliana, della Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Trapani, del Comune di Favignana – Isole Egadi e dell’Expo di Milano, traslocherà dal 3 novembre a Palermo, presso la sede di Palazzo S. Elia. Ma non è finita, perché sarà possibile ammirarla anche a Milano, nelle giornate dell’Expo 2015. Questi gli artisti ospitati: Andrea di Marco, Andrea Parini, Antonio Amore, Carla Accardi, Casimiro Piccolo, Emilio Greco, Fausto Pirandello, Francesco Trombadori, Giuseppe Mazzullo, Giuseppe Migneco, Ida Nasini Campanella, Lia Pasqualino Noto, Mimmo Germanà, Pina Calì, Renato Guttuso, Salvatore Fiume, Silvestre Cuffaro, Sistina Fatta, Ugo Attardi, Albino Trigilio, Aldo Pecoraino, Alessandro Finocchiaro, Alessandro Librio, Alessandro Paternò, Angelo di Quattro, Angelo Pitrone, Antonio Freiles, Antonio Sciacca, Bruno Caruso, Calusca, Carmelo Candiano, Carmelo Giallo, Cesare Inzerillo, Croce Taravella, Daniele Alonge, Daria Musso, Donatella Capraro, Elisabetta Sgarbi, Emanuele Floridia, Emanuele Giuffrida, Enzo Rovella, Ettore Pinelli, Ezio Cicciarella, Fiammetta Bonura, Francesco Balsamo, Francesco De Grandi, Francesco Rinzivillo, Franco Polizzi, Fulvio di Piazza, Gaetano Tranchino, Giacomo Rizzo, Gianni Mania, Giovanna Lentini, Giovanni Chiaromonte, Giovanni Iudice, Giovanni Lissandrello, Girolamo Ciulla, Giuseppe Colombo, Giuseppe Diara, Giuseppe Leone, Giuseppe Modica, Giuseppe Puglisi, Giuseppe Veneziano, Guido Baragli, Ilde Barone, Lorenzo Reina, Luciano Vadalà, Luigi Ghersi, Luigi Nifosi, Manlio Sacco, Marcello Lo Giudice, Marco Bunetto, Marco Urso, Mavie Cartia, Michele Ciacciofera, Michele D’Avenia, Momò Calascibetta, Nicola Gucci, Piero Guccione, Piero Roccasalvo Rub, Piero Zuccaro, Renato Tosini, Rosario Antoci, Rosario Bruno, Rossella Leone, Salvatore Paolino, Salvo Barone, Sandro Bracchitta, Sasha Vinci, Sebastiano Favitta, Sebastiano Messina, Sonia Alvarez, Topazia Alliata, Vincenzo Nucci.
Il catalogo è a cura di Skira.

Idealista e visionario, forse un pazzo, forse un poeta, ama l’arte come la vita, con disincanto, sogno e poesia…