Enzo Jannacci è stato, è e sarà un artista impossibile da raccontare. Fuori da qualsiasi classifica il dottore prestato alla musica ha raccolto una carriera fatta di parole e note, ma non solo, precorrendo i tempi e superando qualsiasi stile. Con la sua poesia e la sua prosa, l’autore milanese ha raccontato le anime semplificando le parole a tal punto da renderle complesse. Vengo anch’io il documentario di Giorgio Verdelli riesce a trasmettere tutta la carica di Enzo grazie alla profonda dovizia del suo regista. Approcciando l’artista in maniera totale l’autore inquadra perfettamente il lavoro del musicista.

Con l’utilizzo di materiale inedito, curato dallo stesso Verdelli, e una ricerca capillare degli archivi il regista narra un uomo che ha saputo rendere il dubbio un sorriso. La forza di Vengo anch’io è quella di svelare episodi meno conosciuti di Jannacci, una serie di aneddoti che trasmettono l’uomo oltre al compositore tracciando un quadro (quasi) totale della carriera e del pensiero del protagonista. Ciò che stupisce di Jannacci è la sua maniera di vivere l’arte, passando dalla musica al cabaret o al teatro è stato in grado di inventare una vera e propria forma di comunicazione. In alternativa al cantautorato classico l’artista parla soprattutto della dignità e lo fa senza pregiudizi positivi o morali posticce.

Nei criminali di mezza tacca , negli scoppiati o nei senza tetto di Enzo c’è sempre una profonda consapevolezza anche quando la capacità di reagire viene meno. Un tributo completo che Verdelli riesce a rendere più che mera narrazione mostrando allo spettatore chi era Enzo Jannacci e quali sono i segni della sua eredità nella cultura italiana. Sullo schermo vanno le testimonianze di chi l’ha conosciuto, spesso lavorando con lui, da Vasco Rossi a Cochi Ponzoni fino a Diego Abatantuono. Testimonianze che Verdelli ha saputo montare – il documentario è soprattutto montaggio – nello stile del protagonista. Sicuramente emozionante, Vengo anch’io è una pagina di bellezza che un artista ha saputo tenere insieme senza mai prenderla eccessivamente sul serio.

ENZO JANNACCI – VENGO ANCH’IO (Italia, 2023, Documentario, 97′). Regia di Giorgio Verdelli. Con Enzo Jannacci, Cochi Ponzoni, Vasco Rossi, Diego Abatantuono, Paolo Jannacci, Paolo Rossi, Nino Frassica, Roberto Vecchioni. Medusa. In sala dall’11 settembre 2023.

Di Paolo Quaglia

Nasce a Milano qualche anno fa. Usa la scrittura come antidoto alla sua misantropia, con risultati alterni. Ama l’onestà intellettuale sopra ogni altra cosa, anche se non sempre riesce a praticarla.