Diretto da John Erick Dowdle, regista conosciuto principalmente per gli horror “Quarantena” e “Devil”, “No escape – Colpo di stato” è un film che rientra nella categoria del survival. Protagonista è una famiglia in fuga in un territorio ostile. Il regista da vita a un action-thriller senza troppe pretese, che parte bene ma si perde man mano che procede.
Il piano ravvicinato di uno stemma orientale ci introduce all’interno di una residenza reale. Qui, un agente di sicurezza controlla due drink prima che il cameriere li serva a due personaggi che si intravedono sullo sfondo. Tutto si svolge in maniera statica nascondendo una tensione che sfocia improvvisamente in violenza. Uno dei due uomini, in seguito identificato come il primo ministro di un paese asiatico sconosciuto, viene ucciso brutalmente. Da un clima frenetico si passa a uno più rilassato di una famiglia in viaggio su un aereo. Jack Dwyer (Owen Wilson) arriva dal Texas con sua moglie Annie (Lake Bell) e le loro bambine, Lucy e Beeze. Imprenditore per una società di costruzioni, Jack ha accettato il trasferimento nel sud est asiatico senza troppi turbamenti. Il suo lavoro consisterà nella realizzazione di acquedotti e impianti idrici moderni. Poche ore dopo il loro arrivo la situazione crolla. Uscito dall’albergo per cercare un qualche quotidiano americano, a seguito di una disfunzione nei servizi di rete, Jack si ritrova in mezzo a una rivolta armata. Il gruppo di ribelli lotta contro lo strapotere americano e Jack diventa il bersaglio numero uno. Recuperate moglie e figlie, inizia la fuga per raggiungere il confine vietnamita, passato il quale saranno al sicuro. Di volta in volta la famiglia viene aiutata da Hammond, 007 versione hippie interpretato come è giusto che sia dallo storico agente segreto irlandese Pierce Brosnan.
Nonostante un’idea di fondo con tutti i presupposti di un buon risultato, a mancare sono le coordinate (anche quelle spaziali, considerando che non sappiamo dove in effetti sia ambientato) per esserlo davvero. Oltre al buco sulla location, che gli sceneggiatori – i fratelli Dowdle – hanno preferito non inserire, la storia è costruita su una serie di luoghi comuni altamente rivisti, come l’idea di un senso di colpa tutto occidentale da espiare. Detto ciò, l’azione c’è e così la suspense che diventa la componente essenziale della storia per tutta la sua durata. La scena iniziale, probabilmente la più riuscita, ne è un esempio. Successivamente però, il film prende una direzione troppo patetica per essere action: la suspense si dilata in rallenty esasperatamente lunghi, in scene ai limiti dell’inverosimile, che rivelano un lato quasi comico, avvalorato dalla presenza di Owen Wilson, sempre un clown.
“No escape – Colpo di Stato” esce in Italia il 10 settembre con M2 Pictures.