Chicago 1932: l’omicidio di un poliziotto durante il proibizionismo porta alla condanna sommaria di due innocenti. Dopo undici anni il caso viene riaperto da un giornalista che sta scrivendo un articolo sulla madre di uno dei condannati. La donna ha deciso di mettere in palio cinquemila dollari a chiunque le fornirà informazioni che possano aiutare a scagionare suo figlio. Il cronista, inizialmente dubbioso, si convincerà dell’ingiusta sentenza arrivando a dimostrarlo in sede legale.
Chiamate nord 777 è un film del 1948 diretto da Henry Hathaway con protagonista James Stewart. Tratto da un articolo di cronaca, il lavoro si inserisce in quel filone noir documentaristico molto popolare nel dopoguerra. Dotato di una regia minimalista, riesce a ricostruire perfettamente l’atmosfera del periodo. La storia analizza diverse sfaccettature della società americana rendendo vive le atmosfere in cui si muovono i personaggi. Sullo schermo vanno il mondo dei media a grande diffusione e la loro capacità di indirizzare l’opinione pubblica, ma anche il pressapochismo delle istituzioni. Tutte facce di una società dove l’individualismo regna e pochi individui accettano battaglie impossibili.
Chiamate Nord 777 potrebbe essere tranquillamente un film alla Frank Capra, partendo dal protagonista, ma Hathaway presenta Stewart come un eroe differente. Seguendo una narrazione poco favolistica, il film rimanda un paladino più disincantato ma altrettanto onesto intellettualmente. Entrando in contatto con la sincerità dell’accusato e di sua madre, Mc Neal, il redattore, si trasforma. Un cambiamento che porterà l’uomo a difendere valori cardine come verità e tolleranza attraverso i suoi articoli.
Dialoghi mutuati dal parlato comune e una fotografia profondamente viva sono solo alcuni dei pregi di Chiamate Nord 777 il cui respiro non esaurisce nel genere. Un approfondimento psicologico acuto di protagonisti e comprimari rende ila pellicola un prodotto di valore storico che intrattiene come una vera cronaca dal passato. Impeccabile l’interpretazione di James Stewart in grado di mutare l’eroe in un personaggio più segnato dalla vita ma ancora in grado di riconoscere il bene, perfino nel proprio governo. Dopo questa esperienza Stewart diverrà attore a tutto tondo interpretando ruoli arcigni che valicheranno i generi (dal western al drammatico) fino a diventare artista intramontabile.
CHIAMATE NORD 777 (Usa 1948, Drammatico, 111′). Regia di Henry Hathaway. Con James Stewart, Lee J. Cobb, Richard Conte, Helen Walker.
Nasce a Milano qualche anno fa. Usa la scrittura come antidoto alla sua misantropia, con risultati alterni. Ama l’onestà intellettuale sopra ogni altra cosa, anche se non sempre riesce a praticarla.