Stupido – WILL
Un alunno diligente che porta a casa il suo compitino cantando in pubblico la propria disperazione amorosa. Se si fosse presentato nel 1992 al posto di Alessandro Canino, nessuno lo avrebbe trovato più moderno di lui. VOTO: 5,5
Lasciami – MODA’
Musicalmente sono quasi più vecchi dei Pooh, il che significa tanto. La canzone sanremese è risultata poco incisiva, a tratti addirittura noiosa. Peccato per un ritorno che, considerando il seguito del gruppo, in molti profilavano come atteso. VOTO: 5
Cause perse – SETHU
Il look da interprete di film tratti da romanzi di Stephen King non ha giovato, ammettiamolo. Al di là del pregiudizio, la canzone incarna alla perfezione il titolo, ovvero non lascia nulla. VOTO: 5
Un bel viaggio – ARTICOLO 31
Profondo rispetto per un gruppo che ha segnato un’epoca nel panorama musicale italiano alla fine della Prima Repubblica. Ma a dimostrazione che spesso anche nel mondo delle sette note chi nasce incendiario muore pompiere, la canzone sanremese, pur nell’orecchiabilità del meno peggio, è inevitabilmente figlia della reunion a beneficio dei nostalgici. E allora ci sta che J Ax diventi Max Pezzali. VOTO: 6
Cenere – LAZZA
A chi ha più di quarant’anni il suo nome non dirà nulla, ma portare a Sanremo l’artista che nel 2022 ha venduto più dischi in Italia è stato un bel colpo per Amadeus. La canzone sanremese conferma le attese e finirà per piacere anche ai boomer. VOTO: 7
Parole dette male – GIORGIA
Il titolo del brano non era beneaugurante, men che meno il contenuto. L’interpretazione non ha potuto fare molto di più. La regina sanremese che aveva ammaliato l’Ariston tra il 1994 e il 1996 e nel 2001 aveva piazzato un classico come Di sole e d’azzurro ieri sera era assente. Darle la sufficienza è un colpo al cuore. VOTO: 6
Splash – COLAPESCE e DIMARTINO
I ragionieri del pop che un tempo facevano i cantautori indie continuano a confezionare una hit dopo l’altra. Quella di quest’anno non sarà Musica leggerissima, ma già si faceva cantare mentre la si ascoltava per la prima volta. Sarà uno dei tormentoni di quest’anno. VOTO: 7
Egoista – SHARI
Una presenza e un timbro di voce troppo ingombranti. Solitamente non capita che si speri che il brano finisca. Con la sua canzone è capitato. VOTO: 5,5
Il bene nel male – MADAME
Ci si attendeva molto dalla sua nuova canzone, e non ha deluso. Il brano non è nulla di travolgente, ma la grinta, il coraggio e la determinazione le hanno regalato una presenza scenica impreziosita da un indiscutibile talento. VOTO: 7
Vivo – LEVANTE
Un brano autobiografico, sentito e vissuto sul palco con molta emozione. Il look alla Lady Gaga è figlio di una nuova stagione per un’artista a tutto tondo, che canta canzoni e scrive romanzi con qualità e bravura innate. VOTO: 6,5
Tango – TANANAI
Dopo il cazzeggio del ‘sesso occasionale’ dello scorso anno, la serietà di oggi, di un amore sacrificato ai tempi di una guerra che dodici mesi fa sembrava solo una terribile ipotesi. Il Tango che dà il titolo alla canzone è quello che ‘pesta’ la vita di Olga, Liza e Maxim, ucraini. Per loro il tempo batte gli attimi della distanza e della separazione, tra bombe che esplodono e palazzine in fiamme. E la speranza di un ritorno, in un lunedì di pace. Una canzone bellissima, romantica senza essere banale. Una bella sorpresa. VOTO: 8
Made in Italy – ROSA CHEMICAL
Ogni Sanremo ha la sua polemica preventiva, che puntualmente poi a giochi fatti si rivela una bolla di sapone. Così è stato con Achille Lauro, così è oggi con Rosa Chemical. Il suo brano omaggia la diversità, e su questo tanto di cappello, ma è anche figlio del già sentito. Urlare “Voglio una vita come Vasco” sembra ormai d’antan (lo diceva Jovanotti fresco di naja già nel 1989), soprattutto se si pensa che già da un po’ il desiderio del neosettantenne signor Rossi di Zocca è “crescere bambini, avere dei vicini”. In sintesi: era molto più trasgressivo Renato Zero. Il maestrone Guccini (“Tu giri adesso con le tette al vento, io ci giravo già vent’anni fa”) insegna. VOTO: 6
Se poi domani – LDA
Look alla Aiello senza orecchini né le urla sovrumane che due anni fa reclamavano impazzite ibuprofene. Per il resto, una nenia adolescenziale che farà la fortuna delle radio. Con buona pace di papà Gigi D’Alessio, il suo Luca è destinato a un futuro roseo nel panorama commerciale della musica italiana. Ma sull’originalità c’è ancora da lavorare. VOTO: 6
Furore – PAOLA e CHIARA
L’aria delle discoteche anni Novanta torna a circolare con il ritorno delle sorelline Iezzi. Lustrini e paillettes a tutto spiano e l’anima di Raffaella Carrà che è sempre viva e lotta insieme a noi. Il tormentone è servito, siete pronti a sentirlo dovunque? VOTO: 6
Idealista e visionario, ama l’arte come la vita, con disincanto, sogno e poesia…