Abbiamo partecipato a Roma, al Cinema Moderno, alla proiezione in anteprima di Noi e la Giulia, la nuova commedia di Edoardo Leo, in uscita nelle sale cinematografiche il 19 febbraio. Il film si è mostrato convincente, capace di far ridere ma anche riflettere. A seguito della proiezione, gli attori protagonisti hanno risposto alle domande in conferenza stampa, esprimendo pareri personali ma anche rivelando retroscena sulla realizzazione del film.

La prima tematica fondamentale del film è il cosiddetto “piano B”, occasione di rinascita, di rinnovo di una vita anche a quarant’anni, a partire dai propri fallimenti. Sono due dei protagonisti del film, Luca Argentero e Claudio Amendola, a parlarne esplicitamente:

Accanto al tema del fallimento, vi è poi quello di una società – nel caso specifico quella italiana – che finisce troppo spesso per ostacolare le buone intenzioni. Paradossale, infatti, ma perfettamente in linea con la nostra realtà, la situazione in cui si ritrovano i protagonisti, vittime della criminalità organizzata e del ricatto del “pizzo”, e impossibilitati a proseguire serenamente un’attività positiva come quella dell’agriturismo che, insieme, decidono di aprire e gestire. Il regista, co-sceneggiatore e interprete Edoardo Leo, ha anche espresso la sua opinione sul genere della commedia, e in particolare sul proprio stile:

Una commedia, quella di Leo, che non rinuncia all’idea di lasciare un messaggio, di raccontare i problemi, la realtà; definendosi commediante, però, il regista ribadisce la volontà di presentare la storia in una forma divertente, emozionante, che sappia avvincere lo spettatore.

La forte componente emotiva del film, sia in chiave ironica che malinconica, è certamente portata avanti dai protagonisti; gli attori, per l’occasione, hanno subito una vera e propria trasformazione fisica: dalla lunga barba di Claudio Amendola al look forzatamente comico di Stefano Fresi, passando per la gravidanza di Anna Foglietta: quest’ultima ha dichiarato in conferenza stampa di aver recitato durante una vera gravidanza, diventata, nel momento in cui è stata scelta per il ruolo, un elemento importante della storia.

Accanto alle tematiche, legate intensamente alla contemporaneità, vi è una forma cinematografica forte, quasi epica, dove la musica gioca un ruolo fondamentale. Ne parla, in conferenza, uno dei protagonisti, Stefano Fresi:

La colonna sonora originale di Gianluca Misiti crea pathos, un’atmosfera che accompagna lo spettatore per tutta la durata del film, insieme alle splendide note di Antonín Dvořák e a pezzi più recenti come Paradise, protagonista di una bella scena del film, o Stand By Me, scelta per i titoli di coda.

Bellissima anche la location principale, quella dove si svolge quasi interamente la storia; il casale, situato in Basilicata – proposto dalla Lucana Film Commission presieduta da Paride Leporace – è stato scelto quasi subito dal regista, che ne parla entusiasticamente durante un intervento:

Volendo dare un giudizio profondo sul film, anche in virtù delle dichiarazioni degli autori e dei protagonisti, possiamo affermare che Noi e la Giulia rappresenta senz’altro un’occasione di rinascita per la commedia italiana, un genere per troppi anni abbandonato a se stesso, e anche, più in generale, per un cinema italiano che sappia divertire, coinvolgere, senza per questo rinunciare alle tematiche impegnate, né confinandole al solo genere drammatico.

In sala vi era anche Fabio Bartolomei, autore del romanzo Giulia 1300 e altri miracoli, da cui è stato tratto il soggetto del film; citato dallo stesso Edoardo Leo, lo scrittore ha però preferito restare “celato” fra la stampa.

Il film, prodotto da Fulvio e Federica Lucisano (Italian International Film) esce nelle sale il 19 febbraio, distribuito da Warner Bros.