Un album dalle tinte rock-pop-country, una miscela di stili e suoni che echeggiano in questo nuovo progetto discografico in cui l’artista vuole omaggiare le persone che le sono state vicine

noteverticali.it_lady_gaga_joanne_coverLady Gaga decide di togliere la maschera dello show-business in nome della vera facciata che riguarda la sua vita essenziale tornando alle origini, ai suoi natali, a quella famiglia italo-americana che, come tanti emigranti, ha trovato fortuna in America, dopo aver dovuto affrontare sacrifici.

La sua carriera rispecchia tale excursus, iniziata in pub dove cantava di notte fino ad arrivare al suo primo contratto discografico nel 2008, sfornando una hit dopo l’altra.

Ma dopo la fase dance e quella sperimentale con l’album “Artopo” (2013), che non è stato compreso nella sua totalità avanguardista, la signorina Germanotta raccoglie intorno a sé un team di produttori contemporanei con a capo Mark Ronson, già al fianco di Amy Winehouse nel suo “Back to Black” (2006).

E così nasce “Joanne”, un album dalle tinte rock-pop-country, ma senza forzare troppo la marcia con una voce rauca alla Marilyn Manson. Una miscela di stili e suoni che echeggiano in questo nuovo progetto discografico che vuole essere un omaggio alle persone vicine all’artista ancora prima che diventasse Lady Gaga; infatti il titolo si riferisce alla cara zia Joanne, scomparsa all’età di 19 anni a causa di una malattia.

Proprio la canzone che dà il titolo al disco è un toccante dialogo con la zia tra le domande mai fatte e la speranza di rincontrarsi, ricongiungere il suo nome reale alla forza e coraggio di Joanne.

noteverticali.it_lady_gaga_6Non mancano certamente le sfumature più rockeggianti che invitano ad alzarti e scuotere la testa ed i capelli al vento; “Diamond heart” quel boom boom ininterrotto che porta alla successiva “AYO” e ci si ritrova improvvisamente in un saloon dove sta per entrare Clint Eastwood con i suoi occhi vitrei ed il leggendario cappello alla “John Wayne”, brano dettato dall’inconfondibile rumore dello stivale pronto ad affrontare un duello senza pari.

Le perle sono brani come “Million reasons”, capolavoro reso tale da un testo sincero e da una voce più matura, sofferta e consapevole, “Sinner’s Prayer”, una preghiera da parte di una donna che ha infranto numerosi cuori e poi l’esplosione country in “Come to Mama”.

Grande ospite di Gaga è Florence Welch in “Hey Girl”, uno dei migliori duetti degli ultimi dieci anni, una fusione perfetta tra queste voci del panorama musicale contemporaneo dove tali artiste sono soprattutto cantautrici e lo si percepisce dalla personalità di accogliersi vicendevolmente.

noteverticali.it_lady_gaga_5E poi c’è “Grigio Girls”, soggettivamente la nostra preferita in quanto pensiamo che questo brano abbia racchiuso in sé una semplicità compositiva e strumentale disarmante, al punto da essere una potente bandiera del saper brindare alla vita anche quando si è investiti da vicende spiacevoli e quindi:

“All the Pinot, Pinot Grigio girls, Gather ‘round now, Watch your blues turn gold, All the Pinot, Pinot Grigio girls, Keep it real cold, ‘Cause it’s a fired up world”.

Joanne” è una rivisitazione di un vinile lasciato in soffitta e rimesso a far girare in pomeriggi soleggiati e serate sbracate in pantaloni strappati e t-shirt larghe.

Good listening Little Monsters!

LADY GAGA – JOANNE (Interscope)

  1. Diamond Heart
  2. A-Yo
  3. Joanne
  4. John Wayne
  5. Dancin’ in Circles
  6. Perfect Illusion
  7. Million Reasons
  8. Sinner’s Prayer
  9. Come to Mama
  10. Hey Girl (ft. Florence Welch)
  11. Angel Down

Tracce bonus nell’edizione deluxe
1. Grigio Girls
2. Just Another Day

Traccia bonus nell’edizione giapponese
1. Angel Down (Work Tape)

 

LADY GAGA – Perfect Illusion

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