Sarà “Non essere cattivo” a rappresentare l’Italia agli Oscar 2016 come miglior film in lingua non inglese. Una notizia di quelle a cui non siamo certo abituati, considerando i criteri di selezione che quasi mai portano alla scelta di titoli troppo forti e poco ‘politically correct’. Invece, questa volta è toccato davvero al film di Claudio Caligari ricevere una investitura così prestigiosa. La pellicola, uscita postuma dopo la prematura scomparsa del regista, prodotta da Valerio Mastandrea e accolta con favori di pubblico e critica alla recente Mostra del Cinema di Venezia, racconta, come sappiamo, l’esistenza disperata di Cesare (Luca Marinelli) alle prese con droga, violenza e solitudine, ai margini della periferia romana. Un film asciutto e crudo, che ben incarna lo spirito della cinematografia di Caligari, con impronte pasoliniane che lasciano senz’altro il segno.
A contendere l’Oscar a “Non essere cattivo”, nella cerimonia del prossimo 28 febbraio, e ancor prima, nella corsa alle nomination che saranno annunciate il 14 gennaio, diversi e temibili concorrenti. A cominciare da L’ultimo lupo, il film cinese di Jean-Jacques Annaud che ha commosso piccoli e grandi. Ci sono poi Mustang, battente bandiera francese ma per la regia del turco Deniz Gamze Ergüven, il belga The Brand New Testament di Jaco Van Dormael, il film di Roy Andersson, vincitore a Venezia nel 2014, Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza, in corsa per la Svezia, e l’ungherese Son of Saul di László Nemes, premiato a Cannes pochi mesi fa.