Grande successo di pubblico per la mostra-evento “Lucio Dalla – Anche se il tempo passa” all’Ara Pacis di Roma fino al 5 Febbraio.
È un’impresa delicata quella di raccontare Lucio Dalla in modo accurato, intimo, sincero. Ma è quello che propone e rende imperdibile la mostra che si tiene nella prestigiosa sede dell’Ara Pacis di Roma.
Undici sezioni che indagano e raccontano cosa è stato ed è Lucio Dalla, l’uomo e l’artista. Ma anche una dovuta e riuscita celebrazione che arriva a dieci anni dalla morte e ad ottanta dalla nascita, un’occasione per godere della poesia di un artista cruciale per il panorama culturale italiano.
Tutto parte dalla minuziosa ricerca di Alessandro Nicosia, ideatore, curatore e organizzatore della mostra. Si è rivolto alla voce di Dalla, attraverso le interviste e i filmati, e a quella di chi voleva bene a Lucio, amici di una vita intera, compagni di classe, amori.
La mostra è un viaggio che parte dall’infanzia dell’artista, fotografando un bambino vispo che diventa un artista poliedrico: il primo clarinetto, il sassofono, il pianoforte, le opere d’arte, i testi delle canzoni scritte con la biro su fogli a quadretti. Anche il corpo è protagonista: cappelli, occhiali, abiti iconici, e la sezione dedicata al cinema: la sua una fisicità ed espressività irresistibile per il grande schermo, come per il piccolo.
L’offerta dell’evento per i visitatori udenti e non udenti si avvale di performance che rendono l’esperienza unica: Mauro Iandolo interpreta nella lingua italiana dei segni le canzoni del cantautore, concertando testi, ritmo e melodie .
Gli anni di Lucio Dalla a Roma
A circa dieci minuti di auto dalla mostra, se il traffico lo consente, si può raggiungere la casa abitata da Lucio Dalla a partire dal 1980 fino al 1986. È a Vicolo del Buco, civico 7, nel cuore di Trastevere, in un angolo suggestivo della città dove oggi resta una targa: In questa casa ha vissuto Lucio Dalla (1943 -2012) protagonista della musica italiana.
Lucio Dalla era un giovane diciassettenne e talentuoso clarinettista quando, grazie alla New Orleans Jazz Band trascorre un inverno a Ostia. Da artista adulto, poi, si stabilisce a nord-est della capitale, a Mentana, e si sistema nella casa di Sergio Bardotti, autore dei suoi primi brani. Una casa che è un’officina di idee, un cantiere musicale frequentato da artisti come Ennio Morricone e Sergio Endrigo. E l’appartamento acquistato a Trastevere non è da meno, frequentato da Venditti, De Gregori, Verdone, solo per citarne alcuni. A Roma il destino ci mette del suo e organizza incontri incredibili per l’artista: qualche partita a flipper con Andy Warhol, ad esempio. Poi c’è Federico Fellini, che condivide con Lucio Dalla il sogno e la magia che caratterizzano la loro attività poetica: entrambi tra il dire, il fare e l’immaginare erano più vicini di quanto si possa pensare, scrive Vincenzo Mollica.
La mostra dedica una sezione intera agli importanti anni romani, quelli dove, nell’appartamento trasteverino Lucio Dalla restituisce un’immagine autentica e malinconica della città eterna con La sera dei miracoli
È la notte dei miracoli fai attenzione
Qualcuno nei vicoli di Roma
Ha scritto una canzone
“Lucio Dalla – Anche se il tempo passa” non si ferma: prossime tappe: Napoli, Pesaro, Milano e l’estero.
Siete ancora in tempo: per immergervi nelle tante anime di un gigante della musica italiana l’indirizzo da raggiungere è Lungotevere in Augusta, angolo via Tomacelli.
LUCIO DALLA – ANCHE SE IL TEMPO PASSA, Museo dell’Ara Pacis di Roma, fino al 5 febbraio 2023, tutti i giorni 9.30-19.30.