Massimiliano Bruno torna a dirigere Marco Giallini, Gianmarco Tognazzi ed Edoardo Leo a spasso nel tempo: l’azione stavolta si svolge nel periodo fascista
Tornano al cinema i viaggi nel tempo di Moreno e Giuseppe: questa volta i due amici se la vedranno con gli anni della Seconda Guerra Mondiale. Aiutati da Gianfranco e Lorella, i protagonisti tornano al 1943 per sottrarre ai francesi la Gioconda. Il gruppo, cui si aggiungerà Claudio, un supplente precario, riuscirà a completare la missione. Prima di giungere a casa attraverso il portale spazio temporale non mancheranno avventure, peripezie e riunioni di famiglia inaspettate. Adele, la futura nonna di Moreno, sarà rapita dai nazisti e toccherà ai viaggiatori salvarla prima di tornare a un presente normale.
C’era una volta il crimine di Massimiliano Bruno conclude un’ideale trilogia goliardica che racconta in maniera scanzonata un gruppo di vitelloni in cerca di scopo. Partita con Non ci resta che il crimine, la saga rappresenta un ritorno alla commedia leggera che intrattiene il pubblico senza rinunciare allo sguardo vigile sulla società. Il secondo titolo, Ritorno al crimine, ha introdotto l’elemento ‘viaggi nel tempo’ in chiave operazione nostalgia mostrando un’Italia del recente passato. C’era una volta il crimine torna al ventennio fascista per rimanere coerente con il Belpaese di cui non rinuncia a citare episodi storici rimasti nell’inconscio collettivo della gente.
Bruno conferma la sua capacità di confezionare prodotti divertenti utilizzando il vecchio stile in maniera riveduta e adattata al cinema odierno. Un progetto ambizioso che ricorda gli A spasso nel tempo di Vanzina, pur con un passo meno comico, riuscendo a mantenere una profonda umanità nei personaggi. I dialoghi costruiti in maniera sapiente garantiscono un ritmo classico e godibile che rende omaggio al cinema italiano degli anni cinquanta. Il film presenta uno schema collaudato e funzionante, qui forse ancora meglio che nel secondo capitolo, cui si aggiungono guest star o iperboli narrative in grado di rendere il prodotto onesto e piacevole. Il cinema di Bruno è divertente e privo di pretese, questo lo rende evocativo e leggermente malinconico, qualità essenziali per ogni commedia.
C’ERA UNA VOLTA IL CRIMINE (Italia 2022, Commedia). Regia di Massimiliano Bruno. Con Marco Giallini, Gianmarco Tognazzi, Giampaolo Morelli, Carolina Crescentini, Massimiliano Bruno, Giulia Bevilacqua, Ilenia Pastorelli, Edoardo Leo, Duccio Camerini, Rolando Ravello, Eugenio Krauss. 01 Distribution. In sala dal 10 marzo 2022.
Nasce a Milano qualche anno fa. Usa la scrittura come antidoto alla sua misantropia, con risultati alterni. Ama l’onestà intellettuale sopra ogni altra cosa, anche se non sempre riesce a praticarla.