F come fantastica. I come ineguagliabile. O come originale. R come regale. E come eccezionale. L come lucente. L come leggiadra. A come artista. Semplicemente Fiorella. Ascoltarla è un’esperienza magica. Viverla, seduta in mezzo a centinaia di spettatori, è emozione allo stato puro.
E così, poche ore dopo la fine del concerto, la voce di Fiorella Mannoia resta nella mente di chi ne ha goduto come un tatuaggio sulla pelle. Difficile liberarsene. Abbandonato il PalaGallo si può, tranquillamente, affermare che la primavera di Catanzaro – nonostante la pioggia – sia iniziata. Quantomeno quella della musica. Il poker d’assi calato da Maurizio Senese della Esse Emme Musica con la compartecipazione della Provincia e il patrocinio del Comune di Catanzaro si rivela, fin dal primo colpo, un successo.
La perfetta organizzazione, l’ordine, la precisione, la puntualità e, soprattutto, la magia di Fiorella fanno il resto. Lei, elegante e raffinata, arriva sul palco pochi minuti prima delle 22. Cambia più volte abito. Ma il mood della serata è il tempo. L’artista accompagna il pubblico in un viaggio nel tempo segnato dai suoi successi più grandi. Non mancano gli omaggi ai grandi della musica. Ai suoi amici: Pino Daniele, Francesco De Gregori, Renato Zero, Lucio Dalla, Paolo Conte, Ivano Fossati, Enrico Ruggeri. Ogni brano viene intervallato da un racconto. Fiorella si dimostra generosa e affettuosa. Parla della violenza contro le donne, del Paese e dei suoi costumi, della sua carriera e della musica. Il pubblico è estasiato. Le sue perfomance sono quelle di una grande artista. I musicisti la accompagnano in un’escalation di talento e maestria.
E così, successo dopo successo, la “rossa” della musica italiana regala due ore e un quarto di pura magia. Con “Il Cielo d’Irlanda”, “Le parole perdute”, “Quello che le donne non dicono”, “Sally”, “Come si cambia”, “La storia”, “Caffè nero bollente”, “Io non ho paura”, “La stagione dell’amore”, “Senza ‘e te”, “Messico e Nuvole”, “Cercami”, “Via con me”, “La paura non esiste”, “Mimosa”. Questi solo alcuni dei brani interpretati. Tutti, nessuno escluso, accompagnati dal “coro” della serata: il pubblico. Un mix di generazioni applaude ripetutamente Fiorella. Lei non si risparmia. Si china verso chi è accorso ai piedi del palco e dispensa selfie con generosità e ironia. Poi cala il sipario. Le lunghe tende bianche fanno da sfondo all’ultima magia. I musicisti affiancano Fiorella. Uno accanto all’altro, così vicini al pubblico quasi a voler abbracciare ogni singolo spettatore. E’ magia. Catanzaro rivolge il naso all’insù: c’è il cielo d’Irlanda.