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Il cantante catanese si ripresenta con un disco che trasmette sia spensieratezza che contemporaneità, solleticando le corde del suo target di riferimento

Dopo il gran bel risultato di Sanremo dove ha conquistato il quinto posto tra i venti Big in gara con il brano Infinite volte, Lorenzo Fragola arriva con il suo nuovo album Zero Gravity, uscito l’11 marzo 2016, prodotto da Fabrizio Ferraguzzo e registrato presso gli Isola Studios di Eros Ramazzotti.

L’uscita dell’album si presenta con una formula inedita e ben congeniata, utile per far salire l’hype delle tantissime fan in attesa. Infatti Zero Gravity è stato lanciato da un countdown di una serie di tre video in anteprima su Vevo e sul sito online della testata La Stampa. Oltre al videoclip della hit sanremese, le fan hanno potuto apprezzare i videoclip degli inediti D’improvviso e di Weird, cantato in lingua inglese. I tre video, sceneggiati da Fragola stesso e diretti da Luca Tartaglia, vedono come protagonista Valentina Pegorer, famosa conduttrice su Radio DeeJay del programma radiofonico Occupy DeeJay.

L’album disponibile in due versioni è composto da 11 brani, ai quali nella versione Deluxe vengono aggiunti 3 extra quali Gravity, cover degli Embrace scritta da Chris Martin dei Coldplay, La donna cannone, celebre brano di Francesco De Gregori che Fragola ha portato sul palco dell’Ariston in occasione della serata dedicata dalle cover, e Land dei Beatles.

Con questo nuovo progetto, ci sembra che Lorenzo Fragola voglia tentare la risalita. Dopo la vittoria ad X-Factor 8, il fortunatissimo talent musicale targato Sky, nel quale si era distinto per la sua incredibile versatilità e per lo stile pop internazionale che tanto va di moda negli ultimi anni e che fa la fortuna di alcuni singer come Ed Sheeran, il cantautore siciliano si era un po’ perso.

NoteVerticali.it_Lorenzo_Fragola_3Dimenticare la propria personalità a casa, tra i cassetti della scrivania di una stanzetta che ti vedeva piccolo musicista sconosciuto, amato solo dalla mamma e dalla nonna, è un rischio che purtroppo si apposta lì dietro l’angolo di qualsiasi ventenne catapultato nel magico (e spesso denaturalizzante) mondo dello spettacolo. E Fragola, nel suo percorso musicale, fino ad ora sembrava aver dimenticato chi fosse. Con il suo primo lavoro 1995, non si era lasciato troppo andare e non aveva osato, o meglio, aveva osato poco, se non per nulla. Forse, dimenticando che a farlo apprezzare ed amare dalle fragoliners di tutta Italia e dalle loro mamme, era stata la sua voce pulita, la sua felpa blu e la sua semplicità, che molto stonano con il sound classico da musica leggera italiana che si addice più a cantante nostrano “navigato” e non ad un emergente ventenne che deve far fronte ad una spietata concorrenza internazionale. Per rinnovare il suo look ora il nostro “spinzetta” le sopracciglia, e lo modifica a tal punto che più che il ragazzo della porta accanto, si trasforma nell’ormai blasonato e per nulla innovativo corteggiatore scartato dalla tronista di turno.

Zero Gravity vuole essere una risposta a tutte le critiche. Un album che intende unire il suo gusto musicale e la sua giovane scrittura. Le undici canzoni presenti non seguono un percorso sonoro omogeno e al primo ascolto si potrebbe pensare che la confusione regni sovrana. Ballad, pezzi dal sound elettro-pop, dance hall, si avvicendano in un mix che non dà tregua a chi lo ascolta e non permette di apprezzarne l’essenza eclettica e la ricerca del nuovo.

NoteVerticali.it_Lorenzo_Fragola_1Senza dubbio da sottolineare la buona intenzione di svecchiarsi, che per un ventenne, lo ribadiamo, è strano da dire, ma era quello che ci voleva. La voce di Fragola è sempre precisa e in inglese rende anche meglio, permettendo di assaporare un risultato che sa di internazionale. In brani come Parlami e Luce che entra, si sente parecchio l’influenza di artisti come i Coldplay, mentre in Sospeso riecheggia la voglia di avvicinarsi alla pop-dance tipica dell’ultimo album di Justin Bieber, che in quanto a successo non ha pari nel suo genere, almeno fino ad ora. Le ballad riportano un po’ alle vecchie sonorità che il cantante non è ancora disposto ad abbandonare. Qualsiasi cosa, Dire di no, e la stessa Infinite volte, si dimostrano essere utilizzate come un ponte tra ciò che è stato e ciò che si vuole diventare e si desidera sperimentare. I brani cantati in inglese come Weird sono una una piccola boccata di aria fresca: per la registrazione di quest’ultima sono state addirittura utilizzati copie certificate degli strumenti che Michael Jackson sfruttò per la sua Bad. Un vero slancio verso qualcosa di diverso.

Un progetto questo del cantante catanese che intende trasmettere spensieratezza e contemporaneità, che tocca temi che nulla hanno di profondo ed originale, ma che tenta di solleticare le corde del target al quale un giovane come lui deve assolutamente rivolgersi. Per le sue canzoni si è anche affidato ad autori di un certo spessore come Ermal Meta, Dario Faini, Federico Abbate e Tony Maiello.

NoteVerticali.it_Lorenzo_Fragola_2Lorenzo Fragola molla le redini che lo tenevano incatenato in un’immagine che non gli rendeva giustizia per librarsi senza gravità. Così come viene ritratto dalla copertina, leggero e libero, la sua figura fluttua leggera su uno sfondo bianco circondato da pochi oggetti di uso quotidiano anch’essi di bianco dipinti, affinché la naturale luce inondi la fotografia e mostri finalmente l’essenziale.

Un album che dà delle risposte alle critiche mosse, ma che apre anche a diverse domande sul futuro e sulla direzione che intenderà prendere l’artista da questo momento in poi, e che farebbe ben auspicare per un cambio di rotta che porterebbe questo talento ancora inespresso finalmente a liberarsi dalle imposizioni commerciali e gravitare verso orbite più consone alla sua giovane età.

 LORENZO FRAGOLA – INFINITE VOLTE

Di Suhail Ferrara

Palermitana di origini asiatiche. Amore per il cinema, le istantanee e le storie. Scrive per dar voce alle sue passioni e vivere la vita è la sua aspirazione più grande. “Carpe diem” il suo motto.